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Saturday, January 28, 2017

Review: L'archivio di Dalkey

L'archivio di Dalkey L'archivio di Dalkey by Flann O'Brien
My rating: 4 of 5 stars

Per fortuna che O’Brien ci avverte che la serieta’ non e’ poi del tutto seria.

Attraverso gli occhiali della maschera, Mick vedeva Teague McGettigan immerso nella lettura della prima edizione del giornale, aperto in fondo, alla pagina delle corse. Ecco un uomo in pace con se stesso, senza il minimo interesse per le cose sovrannaturali. Un uomo, forse, da invidiare.
(42)

“Il risultato lordo e netto e’ che le persone che passano la maggior parte della loro vita naturale a pedalare su biciclette di ferro sopra le strade sassose di questa parrocchia finiscono per avere la loro personalita’ mischiata con la personalita’ della bicicletta, per effetto dell’interscambio delle mollicole di ciascuno dei due, e voi non immaginate nemmeno la quantita’ di gente delle zone rurali che e’ quasi meta’ persona e meta’ bicicletta”.
(102)

“E l’idea sarebbe?”.
“Niente di speciale; proporro’ che il signor Byrne (ossia James Joyce) sia assunto ufficialmente nel personale di servizio come responsabile della manutenzione e riparazione della biancheria intima dei Padri in tutti gli istituti di Dublino”.

(236)


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Saturday, January 21, 2017

Review: Hard-Boiled Wonderland and the End of the World

Hard-Boiled Wonderland and the End of the World Hard-Boiled Wonderland and the End of the World by Haruki Murakami
My rating: 4 of 5 stars

And after postmodernism and the crumble of men, Murakami comes to us...

“Yessir. Completely sound-free. That’s because sound is of no use to human evolution. In fact, it gets in the way. So we’re going t’wipe sound out, morning to night.”
Hmph. You’re saying there’ll be no birds singing or brooks babbling. No music?”
“ ’Course not.”
“It’s going to be a pretty bleak world, if you ask me.”
“Don’t blame me. That’s evolution. Evolution’s always hard.

(49)

I cannot tell if the thought is mine or if it has floated loose from some fragment of memory. I have lost so many things. I am so tired. I feel myself drifting, away, a little by little. I am overcome by the sensation that I am crumbling, parts of my being drifting away. Which part of me is thinking this?
(132)

You said that the mind is like the wind, but perhaps it is we who are like the wind. Knowing nothing, simply blowing through. Never aging, never dying.
(150)

My confidence is going, it’s true,” I say, dropping my eyes to the circle on the ground. “How can I be strong when I do not know my own mind? I am lost.”
(210)

“Listen. I may not be much, but I’m all I’ve got. Maybe you need a magnifying glass to find my face in my high school graduation photo. Maybe I haven’t got any family or friends. Yes, yes, I know all that. But, strange as it might seem, I’m not entirely dissatisfied with this life. It could be because this split personality of mine has made a stand-up comedy routine of it all. I wouldn’t know, would I? But whatever the reason, I feel pretty much at home with what I am. I don’t want to go anywhere. I don’t want any unicorns behind fences.”
(228-9)

Think about the koan: An arrow is stopped in flight. Well, the death of the body is the flight of the arrow. It’s makin’ a straight line for the brain. No dodgin’ it, not for anyone. People have t’die, the body has t’fall. Time is hurlin’ that arrow forward. And yet, like I was sayin’, thought goes on subdividin’ that time for ever and ever. The paradox becomes real. The arrow never hits.”
(238)

The sky was deep and brilliant, a fixed idea beyond human doubt. From my position on the ground, the sky seemed the logical culmination of all existence. The same with the sea. If you look at the sea for days, the sea is all there is. Quoth Joseph Conrad. A tiny boat cut loose from the fiction of the ship. Aimless, inescapable, inevitable.
(324)


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Review: Tutte le opere Vol. 2

Tutte le opere Vol. 2 Tutte le opere Vol. 2 by Jorge Luis Borges
My rating: 5 of 5 stars

Cosa non ha mai letto Borges?
Risposta: è probabile che abbia già letto il libro che verrà scritto domani, e dopodomani, e ancora dopo...

I linguaggi dell’uomo sono tradizioni che hanno in sé qualcosa di fatale.
(7)

LA NOTTE CICLICA
Non so se torneranno in un secondo ciclo
Come le cifre d’una frazione periodica;
So però che un oscuro ruotare pitagorico
Ogni sera mi lascia in un luogo del mondo.

(19)

MATTEO, xxv, 30
E dal centro del mio essere, una voce infinita
Disse queste (queste cose, non queste parole, che sono
L’umile traduzione temporale d’una sola parola):
Stelle, pane, biblioteche d’Oriente e d’Occidente,
Carte da giuoco, scacchiere, abbaini, cantine e gallerie,
Un corpo umano per andare sulla terra,
Unghie che crescono nella notte, nella morte,
Ombra che oblia, affollati specchi che moltiplicano,
I pendii della musica, la più docile delle forme del tempo, …

(41)

ALTRA POESIA DEI DONI
Voglio rendere grazie al divino
Labirinto di effetti e di cause
Per la diversità delle creature
Che compongono questo singolare universo,
Per la ragione, che non cesserà di sognare
Una mappa del labirinto,
Per il viso di Elena e la perseveranza di Ulisse,

Per l’algebra, palazzo di esatti cristalli,

Per Schopenhauer
Che forse decifrò l’universo,
Per lo splendore del fuoco
Che nessun umano può guardare senza un’antica meraviglia,

Per l’ultimo giorno di Socrate,

Per Swedenborg
Che conversava con gli angeli nelle vie di Londra,

Per il geometrico e bizzarro giuoco degli scacchi,
Per la tartaruga di Zenone e la mappa di Royce,

Per l’oblio, che annienta o modifica il passato,

Per Whitman e Francesco d’Assisi, che già scrissero la poesia,

Per la musica, misteriosa forma del tempo.

(175-179)

IL GUARDIANO DEI LIBRI
Che cosa m’impedisce di sognare
che decifrai un tempo la sapienza
e tracciai con attenta mano i simboli?
Il mio nome è Hsiang. Sono il custode dei libri,

(317)

COSE
Il volume caduto che gli altri
Nascondono nella profondità dello scaffale
E che i giorni e le notti ricoprono
Di lenta polvere silenziosa.

Lo specchio che non ripete nessuno
Quando la casa è rimasta sola.

La polvere indecifrabile che fu Shakespeare.

L’inafferabile Istante in cui la freccia dell’eleatico,
Immobile nell’aria, raggiunge il bersaglio.

L’acciaio che Odino conficcò nell’albero.

La voce che il pastore udì sulla montagna.

Le cose che nessuno guarda, tranne il Dio di Berkeley.

(483-485)

Mi disse che il suo libro si chiamava il Libro di Sabbia, perché quel libro e la sabbia non hanno né principio né fine.
(650)

Il tempo gioca a scacchi senza pezzi…
(691)

Che cosa non darei per il ricordo
D’essere stato uditore di quel Socrate
Che, la sera della cicuta,
Analizzo’ serenamente il problema
Dell’immortalita’,

(949)

Svegliare chi dorme
e’ un gesto comune e quotidiano
che potrebbe farci tremare.
Svegliare chi dorme
e’ imporre all’altro l’interminabile
prigione dell’universo.

(1211)

Penso a quel Chuang Tzu che sogno’ di essere una farfalla e che svegliandosi non sapeva se era un uomo che aveva sognato di essere una farfalla o una farfalla che ora sognava di essere un uomo.
(1235)

Esiste o no
il sogno che smarii
prima dell’alba?

(1249)

Rileggo quanto sopra e constato, con una specie di agrodolce malinconia, che tutte le cose del mondo mi conducono a una citazione o a un libro.
(1387)


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Review: Il gusto del sangue

Il gusto del sangue Il gusto del sangue by André Héléna
My rating: 4 of 5 stars

Un cadavere non e’ mai un mistero. L’unico mistero e’ sapere come e’ diventato tale. Il resto, pero’, e’ assolutamente normale.
(56)

E pensare che la sua fortuna era cominciata proprio in quel bordello! Aveva avuto piu’ lezioni di vita li’ che se avesse fatto tre anni di filosofia.
(65)

In certi momenti, nell’atto dell’uccisione, quando si sente passare il soffio putrido della morte, un demone assumeva le sembianze umane del figlio di Vallon. Ed era quel demone fatto uomo che uccideva.
(180)


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Saturday, January 7, 2017

Review: Klincus Corteccia e la lacrima di drago

Klincus Corteccia e la lacrima di drago Klincus Corteccia e la lacrima di drago by Alessandro Gatti
My rating: 4 of 5 stars

La Foglia
Edizione Straordinaria
FRONDOSA E' IN PERICOLO
Un umano e' arrivato
fino alla nostra
citta' segreta
dice di chiamarsi
KLINCUS CORTECCIA...

(dalla copertina)



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Friday, January 6, 2017

Review: Un'aquila Nella Giungla

Un'aquila Nella Giungla Un'aquila Nella Giungla by Hugo Pratt
My rating: 3 of 5 stars

Corto Maltese:

Non
ho nemici,
io!

Mi faccio gli
affari miei e
basta...

(pagina 25)

Penso che le donne
sarebbero meravigliose se
tutto potesse cadere
nelle loro braccia,
senza cadere nelle
loro mani.

(pagina 3)

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