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Saturday, January 21, 2017

Review: Tutte le opere Vol. 2

Tutte le opere Vol. 2 Tutte le opere Vol. 2 by Jorge Luis Borges
My rating: 5 of 5 stars

Cosa non ha mai letto Borges?
Risposta: è probabile che abbia già letto il libro che verrà scritto domani, e dopodomani, e ancora dopo...

I linguaggi dell’uomo sono tradizioni che hanno in sé qualcosa di fatale.
(7)

LA NOTTE CICLICA
Non so se torneranno in un secondo ciclo
Come le cifre d’una frazione periodica;
So però che un oscuro ruotare pitagorico
Ogni sera mi lascia in un luogo del mondo.

(19)

MATTEO, xxv, 30
E dal centro del mio essere, una voce infinita
Disse queste (queste cose, non queste parole, che sono
L’umile traduzione temporale d’una sola parola):
Stelle, pane, biblioteche d’Oriente e d’Occidente,
Carte da giuoco, scacchiere, abbaini, cantine e gallerie,
Un corpo umano per andare sulla terra,
Unghie che crescono nella notte, nella morte,
Ombra che oblia, affollati specchi che moltiplicano,
I pendii della musica, la più docile delle forme del tempo, …

(41)

ALTRA POESIA DEI DONI
Voglio rendere grazie al divino
Labirinto di effetti e di cause
Per la diversità delle creature
Che compongono questo singolare universo,
Per la ragione, che non cesserà di sognare
Una mappa del labirinto,
Per il viso di Elena e la perseveranza di Ulisse,

Per l’algebra, palazzo di esatti cristalli,

Per Schopenhauer
Che forse decifrò l’universo,
Per lo splendore del fuoco
Che nessun umano può guardare senza un’antica meraviglia,

Per l’ultimo giorno di Socrate,

Per Swedenborg
Che conversava con gli angeli nelle vie di Londra,

Per il geometrico e bizzarro giuoco degli scacchi,
Per la tartaruga di Zenone e la mappa di Royce,

Per l’oblio, che annienta o modifica il passato,

Per Whitman e Francesco d’Assisi, che già scrissero la poesia,

Per la musica, misteriosa forma del tempo.

(175-179)

IL GUARDIANO DEI LIBRI
Che cosa m’impedisce di sognare
che decifrai un tempo la sapienza
e tracciai con attenta mano i simboli?
Il mio nome è Hsiang. Sono il custode dei libri,

(317)

COSE
Il volume caduto che gli altri
Nascondono nella profondità dello scaffale
E che i giorni e le notti ricoprono
Di lenta polvere silenziosa.

Lo specchio che non ripete nessuno
Quando la casa è rimasta sola.

La polvere indecifrabile che fu Shakespeare.

L’inafferabile Istante in cui la freccia dell’eleatico,
Immobile nell’aria, raggiunge il bersaglio.

L’acciaio che Odino conficcò nell’albero.

La voce che il pastore udì sulla montagna.

Le cose che nessuno guarda, tranne il Dio di Berkeley.

(483-485)

Mi disse che il suo libro si chiamava il Libro di Sabbia, perché quel libro e la sabbia non hanno né principio né fine.
(650)

Il tempo gioca a scacchi senza pezzi…
(691)

Che cosa non darei per il ricordo
D’essere stato uditore di quel Socrate
Che, la sera della cicuta,
Analizzo’ serenamente il problema
Dell’immortalita’,

(949)

Svegliare chi dorme
e’ un gesto comune e quotidiano
che potrebbe farci tremare.
Svegliare chi dorme
e’ imporre all’altro l’interminabile
prigione dell’universo.

(1211)

Penso a quel Chuang Tzu che sogno’ di essere una farfalla e che svegliandosi non sapeva se era un uomo che aveva sognato di essere una farfalla o una farfalla che ora sognava di essere un uomo.
(1235)

Esiste o no
il sogno che smarii
prima dell’alba?

(1249)

Rileggo quanto sopra e constato, con una specie di agrodolce malinconia, che tutte le cose del mondo mi conducono a una citazione o a un libro.
(1387)


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