Il suono dell'ombra. Poesie e prose (1953-2009) by Alda Merini
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Ci sono giorni che non si staccano dalle pareti.
(pagina 1007)
Un canale, il Naviglio, la sua acqua e Alda, che scorrono senza muoversi.
Se Rilke credeva nella perdita come unico e prezioso possesso del tutto, Merini credeva nell'acquisto del possesso come presa integrale del tutto.
Nell'aperta misura delle ali
del più libero uccello,
nel vigore degli alberi
nella chiarezza-musica dei venti,
nel frastuono puerile dei colori,
nell'aroma del frutto,
sarò creatura in unico e diverso
principio, senza origine nè segno
d'ancestrale condanna.
(pagine 42 e 43)
Ma sopprimere il tempo in un delirio
di amplessi vorticosi,
è ambizione di morte o imitazione
di pressione celeste intorno a Dio.
(pagina 53)
Quando l'angoscia spande il suo colore
dentro l'anima buia
come una pennellata di vendetta,
sento il germoglio dell'antica fame
farsi timido e grigio
e morire la luce del domani.
(pagina 58)
E dunque, soltanto una mano di angelo bianco
dalle lontane radici nutrite d'eterno e d'immenso
potrebbe filtrare serena le confessioni dell'uomo
senza vibrarne sul fondo in un cenno di viva ripulsa.
(pagina 67)
Sospendete la musica e la danza:
se giungo dalle tenebre feroci,
fate che trovi intatto ogni confine!
(pagina 78)
Pensiero, io non ho più parole.
Ma cosa sei tu in sostanza?
Qualcosa che lacrima a volte,
e a volte dà luce.
(pagina 206)
Curvatura di stelle
scendi sulle mie spalle morbide
in un trionfo d'amore,
io non conosco nulla
se non il peccato latente
che impigrisce le ali del destino;
sono una folle fanciulla
dalle ali di insetto profonde
che vola immediatamente
dal limo alle stelle,
ma tu sembianza oscura della vita
scava nelle mie ossa
un tempio dell'unica Idea
e la platonica essenza
trovi il suo volo totale.
(pagina 263)
A me piacciono gli anfratti bui
delle osterie dormienti,
dove la gente culmina nell'eccesso del canto,
a me piacciono le cose bestemmiate e leggere,
e i calici di vino profondi,
dove la mente esulta,
livello di magico pensiero.
(pagina 367)
Milano dai vorticosi pensieri
dove le mille allegrie
muoiono piangenti sul Naviglio
Milano ostrica pura
io sono la tua perla,
amore.
(pagina 405)
Lusinghiera forza del creato
il poeta interroga il mondo intero
e le sue incertezze, come se la frontiera
della sua storia stesse al di là dei fiori,
biondi cunicoli dell'esultanza, e pago
di un mondo ormai spento dalla fortuna
crea cose che il tempo non è riuscito
a polverizzare sotto le unghie delle fate.
(pagina 539)
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