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Saturday, September 21, 2013

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Come si legge un libro (e perché)Come si legge un libro by Harold Bloom
My rating: 3 of 5 stars

Leggere bene e' uno dei grandi piaceri che la solitudine puo' concederci perche', ... e' il piu' terapeutico dei piaceri. (p. 9)

- Nel giorno del suo settantacinquesimo compleanno -
Non lottai con nessuno, perche' nessuno
era degno della mia lotta.
Amai la natura e, con la natura, l'arte:
riscaldai entrambe le mani al fuoco della vita;
si affievolisce, e sono pronto ad andarmene.
Sir Walter Savage Landor
(p. 84)

Leggiamo per trovare noi stessi, in modo piu' pieno e bizzarro di quanto potremmo sperare altrimenti. (p. 92)

- Ode al vento di ponente -
O Vento, se Inverno viene, puo' Primavera essere lontana?
Shelley
(p. 102)

- La torre rotta -
E fu cosi' che entrai nel mondo spezzettato
per inseguire la compagnia visionaria dell'amore, la sua voce
un istante nel vento (non so in quale direzione lanciato)
ma non a lungo per contenere ogni decisione disperata.
Hart Crane
(p. 169)

I romantici lo consideravano il vero compito della poesia: stupirci destandoci dal nostro sonno di morte e iniziandoci a un senso piu' ampio della vita. (p. 171)

La buona lettura ci insegna ad ascoltarci a vicenda, come propone il modello di Cervantes? Oserei dire che e' impossibile ascoltare gli altri come si ascolta un ottimo libro. (p. 246)

Diglielo che anche se hai le scarpe rotte e la
faccia piena di brufoli, si', i denti sporgenti e il
piede deforme, non te ne importa niente, perche'
domani daranno gli ultimi quartetti di
Beethoven alla Carnegie Hall e a casa hai tutta
l'opera di Shakespeare in un unico volume.
Oscar Wilde
(p. 320)

L'uomo
che crede che i segreti del mondo resteranno
nascosti per sempre vive nel mistero e nella
paura. La superstizione lo trascinera' in basso.
La pioggia erodera' gli atti della sua vita. Ma
l'uomo che si assume il compito di individuare
nell'arazzo il filo che tutto ordisce, in virtu'
di questa sola decisione si fa carico del mondo,
ed e' soltanto facendosene carico che egli
puo' trovare il modo di dettare i termini del
proprio destino.
Cormac McCarthy
(p. 332)



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