Pages

Monday, September 23, 2013

*

Knut Hamsun premio nobel per la letteratura 1920Knut Hamsun premio nobel per la letteratura 1920 by Knut Hamsun
My rating: 4 of 5 stars

FAME

Camminavo riflettendo sul problema senza darmene pace; formulai le piu' ampie riserve sull'arbitraria decisione del Signore di farmi pagare le colpe di tutti. ( p. 62)

Era dunque possibile che, a mo' di eterni, aggressivi, fiammeggianti demoni, le mie avversita' non dovessero mai avere fine? A lunghi passi furiosi, il bavero della giacca disordinatamente rialzato sulla nuca, le mani sprofondate nelle tasche dei pantaloni, imprecai per tutta la strada contro la mia cattiva stella. (p. 144)

Erano gli animali nel loro originario stato di liberta', con le loro paure ataviche, a interessarmi. I cauti, silenziosi passi nella tenebrosa oscurita' della notte, l'inquietante mormorio del bosco, il trillo di un uccello che prende il volo dinanzi a noi, il vento, l'odore del sangue, il fragore, lassu', dell'universo in movimento - in breve, l'animale selvaggio in un mondo selvaggio... (p. 159)

PAN

Le foglie ingiallivano, le piante di patate erano gia' alte e in fiore, tornava il tempo della caccia, sparavo a pernici, fagiani e lepri, un giorno abbattei un'aquila. Cielo alto, calmo, notti fresche, limpidi rintocchi, dolci suoni per la foresta e per tutta la terra intorno. Il mondo riposava, grande, pacifico... (p. 333)

Salute a voi, uomini, uccelli e animali, per la notte solitaria nella foresta! Per l'oscurita' e l'alito di Dio fra gli alberi, per la dolce, ingenua armonia del silenzio alle mie orecchie, per le foglie verdi e le foglie gialle d'autunno. Salute ai suoni della vita che sento, un muso che annusa nell'erba, un cane che fiuta la terra! Salute alla quiete pietosa che scende tra gli alberi, alle stelle e a questa falce di luna... (p. 336)

LA REGINA DI SABA

Vedi, puoi accorgene anche tu, c'e' sempre qualcosa che viene a mettersi in mezzo. Cosi' vicino, come l'ultima volta non ci sono mai arrivato, eppure vedi, non e' servito a nulla. Non c'e' seccatura che io voglia risparmiarmi, non c'e' viaggio che io non sia disposto a fare, non c'e' pena che non sia disposto a subire, eppure non serve a nulla. E' il destino.
Non c'e' nulla da fare. (p. 420)

UN FANTASMA






View all my reviews

No comments:

Post a Comment