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Saturday, September 5, 2015

Review: Jubiabà

Jubiabà Jubiabà by Jorge Amado
My rating: 3 of 5 stars


Non tutti si nasce Oliver Twist.

Vanno la’, quando non vogliono dormire sulla sabbia del porto, da dove si possono ammirare le enormi navi, le stelle del cielo e il verde misterioso del mare. (89)

Furono anni belli, anni liberi, quelli in cui Antonio e la sua banda dominarono la citta’, mendicando nelle strade, litigando nei vicoli, dormendo sulla riva del mare. (94)

Andava al porto ogni sera e rimaneva la’ a lungo a cercare, ad aspettare dal mare un’indicazione sulla “sua strada”, sulla strada che doveva imboccare. (102)

E penso’ che tutti, vivi e morti, erano molto infelici. Anche quelli che dovevano ancora nascere. Soltanto non riusciva a capire perche’ gli uomini fossero cosi’ infelici. (116)

Antonio prese con se’ il Gordo e fuggi’ sul mare a bordo di un battello da cabotaggio. Andava a cercare nelle fiere, nelle piccole citta’, per terra e per mare, la sua risata, la sua strada, la “strada di casa”. (166)

Sto facendo una corsa con Guma. Su, canta una canzone...
Il canto aiuta il vento e aiuta il mare. Questi sono i segreti che solo un vecchio marinaio conosce, segreti che si apprendono vivendo sul mare. (175)

E chissa’ se non racconteranno poi ai figli e agli amici la storia di Antonio Balduino, il quale fece il mendicante, il boxeur, il compositore di sambas, l’avventuriero, uccise un uomo per via di una bambina, e mori’ combattendo contro venti uomini, dopo essersi battuto eroicamente? (218)

Sono diretti alla Lanterna dos Afogados, al porto, dove la notte e’ piu’ bella. Escono dalla Baixa dos Sapateiros e scendono per la Ladeira do Taboao. Finalmente il Gordo ha scoperto una stella che non si e’ vista mai:
Guarda! Una stella nuova: e’ la mia stella! (341)



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