Sandman: Il signore dei sogni by Neil Gaiman
My rating: 4 of 5 stars
L’anonimo Robert Smith (The Cure) - (ebbene si’, anonimo: si e’ mai visto un nome ed un cognome piu’ comuni?) finisce tra i tentacoli (chtulhuiani) del Gaiman che gli canta la sua Lullaby rinchiuso (Close to me) nel solito armadio onirico.
Poi Gaiman (stonando le note) dedica a Robert questa canzone:
I don't care if Monday's blue
Tuesday's gray and Wednesday too
Thursday I don't care about you
It's Friday I'm in love.
Il naso di David Bowie a pagina 140 sulla faccia di Lucifero… e poi immaginarsi simili a Helden (just for one day) ed il resto degli altri giorni all’inferno.
Helden preferibile a Heroes per le terribili e mefistofeliche assonanze linguistiche (Helden e Hell).
Ma, alla fine, David finisce a rilassarsi in Australia (pagina 296).
Alcuni brani:
Sandman e’ il personaggio
che sta tra la veglia e il sonno,
in quella zona intermedia della
coscienza in cui si comincia
ad abbandonare la realta’ ma
il sogno e’ fatto ancora di
immagini sfumate, di brevi
apparizioni.(p. 6)
Sognate!
I sogni
plasmano
il mondo.
I sogni ricreano
Il mondo. Ogni
notte. (p. 53)
Quando l’ultimo essere
morira’, il mio incarico sara’
giunto al termine.
Mettero’ le sedie sui
tavoli, spegnero’ le luci
e chiudero’ a chiave l’universo
prima di andarmene. (p. 104)
(e speriamo che spazzi almeno sotto la tavola… ci sono sempre briciole che cadono la’ sotto…)
Destino fa odore di polvere e di bibliote-
che notturne.
Non lascia impronte.
Non proietta l’ombra. (p. 118)
C’e’ un vento
che soffia tra i mondi.
un vento freddo.
Sibila in silenzio passando
nei vuoti, il vento del nulla,
viaggiando da un non-luogo
a un non-luogo, attraverso
storie mai create. (p. 157)
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