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Saturday, August 30, 2014

Terrore odio amore e vendetta nel Veneto del 13. secoloTerrore odio amore e vendetta nel Veneto del 13. secolo by Benetti, Attilio
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Eh caro, morte del gato, vita del rato! (25)

Volgendo lo sguardo a levante, vide la Stella Boara (il pianeta Venere), astro che indicava ai bovari quando dovevano alzarsi per governare i buoi. (30)

I boschi e le caverne erano abitati da spiriti che assumevano sembianze umane quando apparivano ai montanari. Gli animali di grossa taglia erano rappresentati dal Basilisco, dal Lupo, dall'Orso, dalla Volpe, dalla Lince, dal Cervo, dal Capriolo e dal Cinghiale.
Il basilisco, essere fantastico, era una grande lucertola, lunga piu' dell'altezza di un uomo, aveva corte ali e sul capo una grande cresta rossa come quella di un gallo. Sputava fuoco e fulminava una persona se lo fissava. Viveva nel folto dei boschi e, per fortuna, era un caso rarissimo incontrarlo. (54)

Il contastorie gli aveva spiegato che quella che sembra una macchia nera sulla luna e' in realta'un uomo condannato per i suoi peccati e tenere acceso un fuoco gettandovi sopra delle spinarelle con un forcone. (64)

Tutto il mondo dei viventi che avevano una vita diurna era all'opera: le talpe stavano scavando le loro gallerie sotterranee, gli scoiattoli eseguivano le loro acrobazie sugli alberi, le formiche si dipartivano dal formicaio e formavano lunghe file di andata e di ritorno, le api volavano di fiore in fiore, i ragni tessevano le tele, gli uccelli stavano covando le uova, senza poi tener conto delle numerose specie meno appariscenti. (113)

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