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Thursday, October 2, 2014

Luce d'estate, ed è subito notteLuce d'estate, ed è subito notte by Jón Kalman Stefánsson
My rating: 4 of 5 stars

Alla ricerca del senso nella quotidianita’ oppure della Geworfenheit (thrownness) di Heidegger, chissa’ ...

Hai mai riflettuto, del resto, su quante cose siano affidate al caso, su come tutto lo sia? Puo’ essere un pensiero maledettamente sgradevole, di rado si trova nel caso un barlume di senso e la nostra vita e’ dunque poco piu’ di un errare senza meta, questa vita che a volte sembra poter andare per ogni dove e poi s’interrompe in mezzo ad una frase… (11)

C’e chi gli ha chiesto se ha visto manifestarsi Dio, forse e’ piu’ che sufficiente avere il cielo e il latino, le stelle non ti abbandonano mai mentre certo non si puo’ dire altrettanto di Dio. (27)

Le lacrime sono fatte come remi, il dolore e la tristezza vogano. Chi piange a un funerale, piange nondimeno la propria morte e quella del mondo, perche’ tutto muore e alla fine non resta niente. (62)
Ma c’e’ chi si dibatte ancora con l’Amicizia stellare di Nietzsche.

Ma quello che e’ stato e’ stato e non si cancella, e ti cambia il paesaggio interiore in un modo che le parole servono a ben poco. (71)

Del resto si possono dire tante cose sull’essere umano. La maggior parte delle persone ha dentro la bellezza quanto la sporcizia. L’uomo e’ un essere complesso, una sorta di labirinto, ed e’ facile smarrirsi se ci si inoltra per cercare spiegazioni. (142)
Ed e’ ancora lui, Nietzsche, che con la piena cognizione dell’origine se ne aumenta l’insignificanza, ossia non serve a nulla.

Parliamo, scriviamo, raccontiamo di piccole e grandi cose per cercare di capire, di arrivare a qualcosa, di afferrare l’essenza che pero’ si allontana sempre piu’ come l’arcobaleno. Nelle storie antiche si dice che l’uomo non possa guardare Dio, equivarrebbe alla morte, e senza dubbio vale lo stesso per quello che cerchiamo - la ricerca stessa e’ lo scopo, il risultato ce ne priverebbe. E ovviamente e’ la ricerca che ci insegna le parole per descrivere lo splendore delle stelle, il silenzio dei pesci, il sorriso e lo sconforto, la fine del mondo e la luce dell’estate. Abbiamo un compito, a parte baciare labbra; sai per caso come si dice “ti desidero” in latino? E come si dice in islandese? (165)

Questa sera desidero parlare dei possibili confini dell’universo, dei possibili confini dell’esistenza.
Ti puoi immaginare come tutti drizzammo le orecchie.
D’altra parte e’ presumibile che ben pochi di noi avrebbero desiderato sprecare la serata a meditare su questioni del genere, abbiamo gia’ abbastanza da fare nel nostro tempo libero, oltretutto gli studi dimostrano che questo genere di elucubrazioni favorisce l’alcolismo e l’abuso di sonniferi e antidepressivi. L’Astronomo disse che l’uomo non capira’ mai la vita, non si orientera’ mai nelle sue dimensioni, la sua essenza va oltre l’immaginazione eppure allo stesso tempo e’ cosi’ ovvia, cosi’ semplice che non c’e’ modo di afferrarla. Gia’ a quelle parole ci venne il capogiro. (169-70)

… come spesso vanno le cose, il mondo e’ pieno di sogni che non si avverano, svaniscono e si depositano come rugiada nel cielo e si trasformano in stelle nella notte. (171)

E’ rischioso avvicinarsi troppo ai propri sogni, possono renderti fiacco nei confronti della vita, sostituirsi alla volonta’, e cos’e’ un uomo senza volonta’? (198)

… non riesco a liberarmi dal sospetto che sia il caso a governare ogni cosa, che tutto nasca da li’, perfino goni senso ed ogni scopo; gli uccelli continuano a volare alti nel cielo, perche’ dovremmo preoccuparci di una cultura, di una civilta’ sopra di noi? (201)

E gli uccelli dipinti sono cosi’ vivi che il gatto del vicinato, un diavolo giallognolo che ci ha privato di ben piu’ volatili di quanto ce ne fosse bisogno, ha continuato a saltare contro il muro per intere settimane, glielo vedevi chiaramente sul muso, e da allora non e’ piu’ stato il cacciatore di una volta, e poi si dice che l’arte non abbia influenza sulla vita. (219)

Ma la vita fugge in ogni direzione e si conclude a meta’ frase, e allora non c’e’ niente di meglio che svegliarsi presto la mattina e guardare la superficie del mare, e lasciar scorrere il tempo.
Il mare, una tazza di caffe’, l’edredone (anatra marina) che cicaleccia, le rocce che si immergono, e poi riemergono a respirare. Due sono le cose che faccio - respirare e pensare a te. (258-9)

… resta li’ a riflettere, guarda il panorama inospitale, scrive: Vado a londra, ci pensa su a lungo, poi mette un punto esclamativo ma se ne pente subito, la frase diventa cosi’ goffa, come se fosse una gran notizia andare dove migliaia di islandesi vanno ogni anno. Sbuffa, si alza, si affretta a comprare un’altra cartolina, ci scrive il nome di lei e poi: Vado a Londra. Punto, niente punto esclamativo. Poi bisogna dare qualche spiegazione, scrive: Il mondo e’ grande. Punto, che dopo averci pensato parecchio trasforma in una virgola: ed e’ ovvio che uno voglia vederne almeno un pezzo. Cosi’ va bene, si appoggia all’indietro soddisfatto, si fa una lunga sorsata di bitta … (280)

Benedikt e’ in un pub con una pinta di birra in mano, guarda la gente che passa fuori, la potenza dei fiumi di vita, pensa alle dimensioni della citta’, alla storia, alla mummia, beve la birra ed e’ completamente spiazzato perche’ tutto questo, la mummia, la moltitudine, la storia, non e’ che una scemenza, niente di niente in confronto ad un’unica donna in un minuscolo paese in una terra lontana da tutto ma vicini all’inverno eterno e al buio soffocante, una terra che sarebbe completamente disabitata se una corrente calda dell’oceano non la lambisse. … Che senso avrebbe il mondo se lei non ci fosse, che cosa ce ne faremmo delle mummie, della storia, della gente, dell’aria azzurra? (283)
Sull’utilita’ e il danno della storia per la vita:
“Chi non sa sedersi sulla soglia dell'attimo, dimenticando tutto il passato, chi non sa stare ritto su un punto senza vertigini e paura come una dea della vittoria non saprà mai cos'è la felicità, e peggio ancora non farà mai qualcosa che rende felici gli altri." Nietzsche





I migliori: Cos'e' analogo al termine "fine del mondo" e Che senso avrebbe il mondo senza di lei?



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