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Thursday, February 19, 2015

La morte d'oroLa morte d'oro by Jun'ichirō Tanizaki
My rating: 3 of 5 stars

Il corpo è la grande ragione, una molteplicità con un unico senso, un conflitto e la sua ricomposizione, un gregge e un pastore. Utensile del tuo corpo è anche la tua piccola ragione, fratello mio, che chiami spirito: un piccolo strumento da lavoro e da gioco della tua grande ragione. (Dei disprezzatori del corpo, Cosi’ parlo’ Zarathustra, Nietzsche)

Forse piu’ un’idea che un racconto...

… la scultura che rappresenta il corpo umano celebra con marmo perituro l’essenza effimera della carne. Ne consegue che appena oltre, un attimo dopo, preme gia’ la morte. (Mishima Yukio, Sole e acciaio) (11)

Se una cultura trascura il corpo, non potra’ mai dar vita a nobili espressioni artistiche. (64)

Dice (Lessing) che per un uomo e’ meglio non avere l’occhio fisico se il fatto di averlo gli impedisce una perfetta visione interiore. Che teoria eccentrica! Per me, l’occhio interiore senza l’occhio fisico non serve a nulla dal punto di vista dell’arte. Penso che il mantenere la fisicita’ del corpo sia il primo dovere di un artista. Percio’ Lessing ha dato un’interpretazione errata dei incip dell’arte. (71)

“Stammi a sentire. Sono convinto che se non e’ una bellezza che si afferra con un colpo d’occhio, cioe’ se non e’ la bellezza di un colore o di una forma esistente nello spazio, non vale la pena di rappresentarla in un dipinto o di descriverla in letteratura. La perfezione della bellezza e’ il corpo dell’uomo. …
Da questo punto di vista si potrebbe dire che soltanto la musica e’ capace di eguagliare l’idea dell’arte. (73)

Ma chissa’ se chi e’ di questo mondo giudichera’ artista uno che ha condotto una vita simile! (94)


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