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Sunday, June 14, 2015

SudoreSudore by Jorge Amado
My rating: 4 of 5 stars

Al 68 della Ladeira do Pelourinho la coda del diavolo (nummer sechs) gioca sull’otto volante (nummer acht).

Oppure: Ночь на лысой горе.
(La notte di San Giovanni s’avvicina).

Nella mia casa, lassu’, a Babele (בבל), non ci sono altre parole…

Nelle 116 camere, piu’ di 600 persone. Un mondo. Un mondo fetido, senza igiene e morale, con topi, parolacce e gente. Operai, soldati, araba dalla parlantina rovesciata, venditori ambulanti, ladri, prostitute, sartine, scaricatori, gente di ogni colore, di ogni luogo, con ogni abbigliamento, affollavano l’edificio. (14)

Facevano una vita piacevole nella sporcizia della strada e portavano messaggi per guadagnarsi qualche soldo. Si credevano liberi - senza scuola e senza prima comunione, senza scarpe che scrocchiavano, e, senza bagno quotidiano, con una vita non sempre soddisfacente ma in compenso allegra e divertente. (34)

Accese la candela, prese il violino e incomincio’ a eseguire l’Elegie di Massenet. Con grande soddisfazione, s’accorse di non averla dimenticata. Non vide piu’ nulla. Le melodie riempirono il solaio senza elettricita’, che spandeva odore di piscio. (84)

Di poche persone del numero 68 gli inquilini sapevano il cognome. Alcuni avevano solo dei soprannomi. Della ragazza vestita d’azzurro non sapevano ne’ il nome ne’ il cognome ma supponevano che gli avesse. Senza dubbio, un nome bello e un cognome importante. (133)

… e discese la scala dove i topi, indifferenti, andavano e venivano nelle loro scorribande. (148)















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