Il libro degli animali by Mario Rigoni Stern
My rating: 4 of 5 stars
Quando gli animali sorprendono gli umani con la loro magia.
Alcuni brani:
Questi cani possono essere bianchi e neri, o bianchi o neri, o fulvogrigi; hanno occhi verdiazzurri o marrone, orecchie appuntite e diritte, coda fioccosa portata alta; testa eretta, con le caratteristiche macchie come una cuffia sul capo, oppure a occhiale. Hanno sempre nomi di stelle o di costellazioni, e vanno con l’uomo nel silenzio del Grande Nord come le stelle da sempre vanno per i cieli. (16)
Venite! Venite a vedere: li’ in quello spiazzo c’e’ un capriolo appena nato. Venite ad aiutarmi! (47)
La mattina venne limpidissima che potevi contare gli alberi sulle creste dei monti lontani. (50)
Da sempre l’estate e’ per me la stagione meno appariscente e la piu’ neutra: e’ come se dopo l’esplosione della primavera e lo slancio della linfa per i vegetali e quello dell’amore per gli animali, succedesse una sosta, un riposo, una stanca meditazione. L’estate e’ anche povera di colori: il bosco e’ uniforme, i prati sono uniformi; l’aria, finita la fienagione, non ha profumi determinanti le ore della giornata; gli uccelli hanno quasi sospeso i loro canti; i suoni sono quelli violenti dei temporali o quelli rumorosi dei turisti. (68)
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