La nascita dell'Europa by Giuseppe Sergi
My rating: 5 of 5 stars
Difetti e pregi dell’Europa: l’estrema parcellizzazione di popoli e, conseguentemente, di idee potrebbe ridursi ad un difetto che diventa pregio quando un enorme brainstorming produce idee nuove.
Non concordo quindi con la prefazione al volume:
“L’Europa e’ qualcosa di piu’ di un continente
e di un concetto politico: nonostante le numerose
differenze regionali, si tratta in realta’ di uno spazio
culturale unitario, le cui radici risalgono lontano
nel tempo, soprattutto all’antichita’ e al Medioevo.” (5)
Nella storia c’e’ sempre stato chi perseguiva il potere solo per ambizione e chi per far funzionare la societa’ secondo i suoi ideali. E l’umanita’ si e’ sempre proposta, in forme diverse, di regolare con la politica le lotte per il potere; ma non c’e’ stato sempre solo progresso, se ci appaiono piu’ civili alcune esperienze della Grecia antica rispetto ad altre di eta’ superiori. (81)
La rapida ascesa di Alessandria ebbe inizio quando la citta’, fondata da Alessandro Magno, fu elevata a capitale d’Egitto e il Museion (‘luogo sacro alle Muse”) divenne il primo istituto culturale pubblico del mondo. (90)
Il simbolo dell’aquila.
Da Visigoti a Ostrogoti l’immagine dell’aquila era spesso usata come motivo ornamentale. Ritenevano che il rapace fosse in grado di conoscere il destino degli eroi, di comprendere il linguaggio umano e di portare fortuna con la sua sola presenza. (103)
Elmi e corna.
Contro la concezione comune, i Vichinghi portavano elmi a corna, simboli di virilita’ e coraggio, soltanto nelle cerimonie rituali, come nel culto della guerra o nelle cerimonie magiche di fertilita’, ma non in battaglia. (108)
Se la rete stradale costruita dai Romani serviva anzitutto a scopi statali e militari, essa fu anche di importanza determinante per lo sviluppo di un mondo culturale romano unitario. E’ infatti grazie a questa rete stradale che fu possibile un vero scambio di merci, notizie, idee e costumi fra le parti piu’ lontane del mondo antico. (203)
… e per fortuna poi ciascun popolo ha seguito una sua strada (che non conduceva necessariamente a Roma).
In un periodo in cui l’Europa aveva scarsi collegamenti stradali, le merci venivano prevalentemente trasportate per via fluviale. L’importanza dei corsi d’acqua e’ dimostrata dal progetto di Carlo Magno di creare un collegamento fra il Meno e il Danubio. (204)
Le grandi cattedrali dovettero apparire spettacolari all’uomo del Medioevo: dove oggi sembrano soffocate da case e palazzi, un tempo dominavano la citta’, simbolo di ricchezza, di fede religiosa e di sintesi mirabile di arte e tecnica. (343)
Un nome per ogni nota musicale.
Ut quaeant laxis Resonare fibris Mira gestorum Famuli tuorum Solve polluti Labii reatum, Sancte Iohannes. (354)
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