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Saturday, February 11, 2017

Review: Sorgo rosso

Sorgo rosso Sorgo rosso by Mo Yan
My rating: 4 of 5 stars

Molti hanno parlato di Mo Yan comparandolo a Marquez, ma non mi pare di condividere questa idea.
Marquez, nel suo mondo (Macondo), oltre a racchiudere la vita di un popolo ci trasmette quell’aspetto fantastico che non troviamo in Mo Yan. Per aspetto fantastico intendo il lato magico che travalica l’ordinario.

In Mo Yan ho trovato piuttosto un legame con l’idea del rapporto tra la terra e l’uomo presente nella letteratura russa (pocva).
La terra come luogo dove si nasce e si muore: terra di rinascita, terra dove si ritorna, terra dove si cammina, terra da cui cresce cio’ che ci sostiene…
La terra di Mo Yan non e’ quella che inginocchiandoci raccogliamo con le mani per poi sbriciolarla e lasciarla cadere, ma quella terra che inginocchiandoci baciamo (come navigatori che sbarcano in terre sconosciute).

Alcuni brani:
Quando fu tirato su, la testa gli ricadde a sinistra e poi a destra; la crosta di sangue somigliava alla strato di fango lucente sedimentatosi sulla riva del fiume, poi seccato al sole, crepato e spaccato. (46)

Arrivato all’argine si sedette. Guardo’ a oriente, poi a occidente, guardo’ l’acqua che scorreva e le anatre selvatiche. La vista del fiume era splendida, ogni filo d’erba acquatica era vivo, e in ogni spruzzo d’acqua si celava un segreto. (79)

A sud del monte Baima, a nord del fiume Moshui cresce ancora un fusto di sorgo rosso puro, devi cercarlo a ogni costo. Tienilo alto quando correrai verso il tuo mondo invaso dai rovi e percorso da tigri e lupi, perche’ sara’ il tuo talismano e anche il totem glorioso del nostro clan, il simbolo della tradizione di Gaomi! (471)


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