I miti di Cthulhu by Alberto Breccia
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I disegni del Breccia rispecchiano, col nero e col bianco, la duplicità del male; ma anche le ombre ci dicono ove abita l'orrore dell'indistinto.
Era la Yuletide
il giorno più corto
dell'anno, quel
giorno che gli uomini
chiamano Natale,
pur sapendo che si
celebrava già quando
ancora non esisteva-
no nè Betlemme, né
Babilonia, né Menfi, né
la stessa umanità.
Maledetta la terra dove i pensieri morti
vivono reincarnati in un'esistenza nuova e singolare, e male-
detta l'anima che non abita alcun cervello.
La figura che
mi stava al fianco non aveva più nes-
suna somiglianza con l'amico che mi
era tanto caro, pareva un mostruoso
intruso giunto dallo spazio esterno...
Una reincarnazione dannata
di forze cosmiche
sconosciute
e maligne...
(Capita, alle volte, sui mezzi pubblici..., G.)
...in seguito
salmodiai le parole
di uno dei racconti
di Lord Dunsany:
"Il nero dell'abisso
che non manda eco."
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