Le opere by Yasunari Kawabata
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Egli (Kawabata) è un sognatore che sa di sognare, incapace di abbandonarsi al sogno e tuttavia conscio della sua necessità. (pagina XIII, Mario Teti)
KOTO
Sull'acero si scorgevano le due piantine di violette. Senza fiori: quella più in alto e l'altra, Chieko e Naeko?... Quelle due violette che parevano irrimediabilmente separate, non s'erano forse incontrate? Mentre le guardava alla debole luce, di nuovo le spuntò una lacrima.(pagina 233)
Aveva letto più volte il famoso passo de L'attrazione di Kyoto di Jiro Osaragi:
Il bosco di cedri donde si traggono i tronchi di Kitayama racchiude cime verdi che sembrano cumuli di nuvole e pini rossi che delicatamente si susseguono. Tutta questa montagna emana come un canto d'alberi...(pagina 236)
Se non esistessero gli uomini, non ci sarebbe neanche la città di Kyoto, e non ci sarebbero che boschi e campi, magari abitati da cervi e cinghiali. Perché mai in questo mondo ci sono gli uomini? Che creature tremende...(pagina 252)
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