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Sunday, November 17, 2019

Review: Il mio anno nella baia di nessuno: Una fiaba dei nuovi tempi

Il mio anno nella baia di nessuno: Una fiaba dei nuovi tempi Il mio anno nella baia di nessuno: Una fiaba dei nuovi tempi by Peter Handke
My rating: 5 of 5 stars

Il mio sogno entrò in fiaba e divenne terra.
(pagina 500)


In lieblicher Blaue bluhet mit dem metallenen Dache der Kirckturm…
(Nel soave azzurro brilla con il suo tetto metallico il campanile…)


Hölderlin

Dove abita poeticamente l’uomo?

Quando l’abitare ci conduce al tempo, al lavoro, al quotidiano, il poeticamente contraddice il fare (ossia l’abitare)…

E a cosa ci porta questa riflessione?

Gli angeli tutti sono presi
da un nuovo turbamento:
certo non fu mai cosí intenso
e vago il desiderio.
Forse qualcosa ora s’annunzia
che in sogno tu comprendi.
Salute a te, l’anima vede:
ora sei pronta e attendi.
Tu sei la grande, eccelsa porta,
verranno a aprirti presto.
Tu che il mio canto intendi sola:
in te si perde la mia parola
come nella foresta.


(Rilke)

E cosa ci porta questa ulteriore riflessione? Chi ascolta e chi intende?

Hellooo!!!
Anybody home???



E non era già accaduto che proprio soltanto grazie a uno stare a guardare si fosse creato qualcosa, un oggetto, una presenza di fronte, un nesso, addirittura una legittimità? (pagina 26)

Perché, del resto, non per la prima volta, mi sembra discutibile chiamare "io" quello che ero in passato, non solo il bambino, ma anche l'uomo dell'anno scorso. La mia incertezza sull'"io" è ugualmente grande per tutti gli anni, … (pagina 97)





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