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Sunday, December 14, 2014

La vendettaLa vendetta by Ágota Kristóf
My rating: 4 of 5 stars

Personaggi senza identita’, senza nessuna adesione al mondo in cui vivono, con una percezione distorta e allucinata che li induce a compiere gesti aberranti. (back cover)

Che cosa constati?
Che qualsiasi esterno circondato da un altro esterno diventa interno cosi’ come un interno che accolga un interno si tramuta indiscutibilmente in esterno.
Non capisco. (13)

Sono seduti la’, a un tavolino all’aperto di un bar. Guardano passare la gente. La gente passa, come sempre, come chiunque, come si conviene, passa. Alla gente piace passare.

Sono qui, seduto sul bordo del marciapiede. Mi alzo, m’infurio, piango, sputo, grido:
Siete dei maleducati, mi vergogno di voi: dite bugie, fate finta di essere gentili! Quando saro’ grande vi uccidero’. (21)

L’indomani dice:
Il tuo viso e’ nero, piacere dal riso acuto, eppure vorrei raggiungere la montagna bianca, quella che cercano i viaggiatori sporgendosi dai finestrini di treni senza binari, senza speranza. (59)

Ormai non mi restano molte speranze. prima mi muovevo, ero sempre in viaggio. Aspettavo qualcosa. Che cosa? Non lo sapevo. Pero’ pensavo che la vita non potesse essere solo questo, vale a dire niente, la vita doveva essere qualcosa, e aspettavo che questa cosa arrivasse, la cercavo addirittura.
Oggi penso che non c’e’ niente da aspettare, per cui me ne sto in camera mia, seduto su una sedia, senza fare nulla.
Penso che fuori c’e’ una vita, ma in questa vita non succede niente. Almeno per me.
Per gli altri puo’ darsi che qualcosa succeda, possibile, ma non m’interessa piu’. (66)

I migliori: Casa mia, La casa, La cassetta delle lettere, Le strade, Penso.

Pillole d’emergenza per non sopravvivere...


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