Pages

Sunday, September 2, 2018

Review: Il giardino dei cosacchi

Il giardino dei cosacchi Il giardino dei cosacchi by Jan Brokken
My rating: 4 of 5 stars

Dopo le opere di Dostoevskij... la sua vita: dopo così tanti anni dalle letture dei suoi libri, restava pur sempre la curiosità di come fosse trascorsa la sua vita (al di là del sapere che le sue fonti per scrivere erano i giornali e non la sua personale quotidianità).

Dopo la lettura de I giardini dei Cosacchi resto ancora convinto che la vita di uno scrittore e le sue opere sono separate e conoscere la vita di uno scrittore non cambia l'apprezzamento o meno delle sue opere.

L'unica cosa che ha una qualche assonanza tra la vita di Dostoevskij e una sua opera l'ho trovata tra le vicissitudini di Feodor con Marija: un eterno desiderio che sembra mai soddisfarsi e, poi, quando è soddisfatto si disfa. Ossia, L'eterno marito. Si desidera solo ciò che altri possiedono fino a quando non lo si possiede e poi basta, finisce il desiderio.

Nella vita reale Dostoevskij si comportava come un santo, nella fantasia era uno spirito maligno.
(pagina 86)

Mi interrogava su Kant e Hegel, e immancabilmente attaccava: "Non capisco niente di quei filosofi, specie dei filosofi tedeschi."
(pagina 166)
Nonostante ciò, Nietzsche entrò in una libreria di Nizza (dove soggiornava per curarsi dai suoi malanni) ed iniziò a leggere quello che era una delle prime traduzioni delle opere di Dostoevskij (da cui deriveranno le traduzioni italiane); l'impressione di Nietzsche fu di una profonda affinità di spirito con lo scrittore russo.

Ciò che mi stupiva in Feodor Michajlovic era la sua indifferenza davanti ai fenomeni naturali; non lo toccavano, lo lasciavano freddo. Era completamente assorbito dallo studio dell'uomo con tutte le sue qualità, debolezze e passioni.
(pagina 187)

Ogni persona squisita tende istintivamente alla sua rocca e alla sua intimità, dove trovare la liberazione dalla massa, dai molti, dal maggior numero, dove è possibile dimenticare la regola "uomo", in quanto sua eccezione...
(Al di là del bene e del male, 26, Nietzsche)

View all my reviews

No comments:

Post a Comment